Dai 16 ai 26 anni, ho lavorato come speaker in due radio private della mia città. Poi mi sono laureato e tra stage, contratti a progetto, cococo e tempi indeterminati, purtroppo ho dovuto abbandonare microfono e cuffie.
Il lockdown mi ha dato la spinta per ricominciare, scegliendo però un canale decisamente più moderno e che mi ha sempre incuriosito molto: il podcast! Sono nati così Quarantenne in quarantena e Smart WOK.
A ottobre 2020, avevo bisogno di qualcosa di nuovo, di un format più leggero, più breve e meno “contaminato” dalla pandemia (almeno nel nome), così ho deciso di avviare un nuovo progetto:

Un podcast inutile, effervescente e tossico come una pasticca di mentos in una bacinella di coca zero.
Esistono tanti modi per affrontare un argomento: c’è chi adotta il rigore scientifico, chi preferisce un approccio giornalistico, chi mette in campo tutte le proprie expertise… io no: io scelgo il modo più cialtrone e la butto sistematicamente in caciara, in quattro minuti e 20!
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Scegliete il vostro player preferito, cliccate e godetevi gli episodi.
Questo, invece, è l’ultimo episodio del podcast!